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  • marinellabalocco

ASSAPORARE



“Lo yogin è un rasika ossia colui che assapora con partecipe attenzione il gusto della vita così com’è” (Gioia Lussana).

Il sapore della vita si trova nella capacità di accogliere, masticare, assaporare e digerire esperienze; esse vanno innanzitutto accolte come una mamma accoglie il proprio bambino, a braccia aperte. È importante farlo con tutti gli eventi, sia con quelli piacevoli sia con quelli spiacevoli, ossia con quelli di cui faremmo volentieri a meno. La distinzione tra esperienze piacevoli e spiacevoli è valida solo a livello superficiale, a livello profondo sono tutte in ultima analisi benefiche, perché ci spingono verso un’esplorazione di noi stessi, e vanno pertanto vissute.


Permettersi di vivere un'esperienza, sospendendo il giudizio mentre la viviamo, è qualcosa che non facciamo spesso. Solitamente ci avviciniamo agli eventi con un'aspettativa rispetto al risultato da ottenere, impedendoci di rimanere connessi con quanto stiamo sperimentando nel qui e ora della situazione.

Affidarci al sentire ci sostiene invece a radicarci nell'esperienza, a farla diventare parte delle nostre cellule e del nostro sistema nervoso; ci permette di utilizzarla come strumento di crescita, indipendentemente dalla sua connotazione qualitativa. E poiché nessuna esperienza è vissuta in modo isolato dalle persone (siamo sempre e costantemente circondati da un ambiente - persone e cose), permetterci di vivere ogni avvenimento lasciando che ci tocchi in profondità, significa anche maturare dal punto di vista relazionale.

L’invito è dunque quello di assaporare ogni momento come se fosse un piatto, gustandolo fino alla fine; ognuno ha il proprio metodo: c’è chi ne sente prima il profumo, chi ne ammira l’accostamento dei colori e magari scatta anche una fotografia, chi comincia dalla parte che ama di meno per dedicarsi poi alla parte preferita e chi procede al contrario gustando subito la parte migliore; ciò che conta è masticare lentamente e finire il piatto, poiché ciò che avanziamo ci verrà riproposto nel pasto successivo.

Le situazioni vanno infine digerite per assorbirne tutti i nutrienti, per farle nostre e diventare parte di noi.

Assaporare ogni singola esperienza significa assaporare la vita.

Questo è vero sia per la tradizione yogica che per la Mindfulness e in parte lo è anche nella visione psicoterapeutica, nella quale tuttavia viene contemplata anche la possibilità di rigettare un boccone se, mentre lo mastichiamo, ci accorgiamo che per noi risulta sgradevole e/o indigeribile. Il sentire precedentemente sviluppato, ci aiuta quindi a comprendere mentre assaporiamo un’esperienza, se questa fa per noi, oppure no.

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