Quanto è difficile lasciare andare!
- marinellabalocco
- 11 apr 2022
- Tempo di lettura: 2 min

Una delle difficoltà più comuni che incontro quotidianamente nel lavoro con i miei pazienti è quella di poter lasciare andare i blocchi che li tengono legati alle loro sofferenze!
Sembra paradossale, eppure, spesso, li vedo rimanere fermi nella confort zone della sofferenza conosciuta, piuttosto che assumersi la responsabilità di mettere in atto un cambiamento, a causa dell'incertezza e delle responsabilità che esso porta con sé. Perché cambiare fa paura e la paura è una terribile e subdola forza bloccante, che si manifesta sotto forma di: ansia, giudizi, confusione, tendenza al perfezionismo, sintomi psicosomatici, ecc...
Quando nella Mindfulness si parla di lasciare andare, si intende una forma di non attaccamento e di accettazione per le cose così come sono. Potrebbe essere accettare chi siamo oggi, senza rimuginare su chi siamo stati nel passato, oppure accettare che il cambiamento ci sta portando in una direzione diversa da quella che ci eravamo prefissati. Lasciare andare significa anche potersi liberare dalle scorie presenti nel nostro sfondo (per esempio, situazioni traumatiche che hanno condizionato negativamente la visione di noi stessi, influendo sulla nostra autostima), accogliendole con curiosità, comprendendo che funzione hanno avuto per noi e riconoscendo, finalmente, che adesso non ci sono più utili ed è arrivato il momento di andare avanti, per aprire un nuovo capitolo delle nostre vite.
Il rimanere saldamente attaccati ad un pensiero o ad una visione di noi, ci porta irrimediabilmente a disconnetterci dal tempo presente e dalle relazioni che il qui ed ora porta con sé; ci catapulta in una dimensione di isolamento e di disconnessione, profondamente lontana dalla natura umana.
"L'uomo è un animale sociale ", scriveva Aristotele nella Politica nel IV secolo a.C.; molti secoli dopo, negli anni '50 del Novecento, Fritz Perls ribadisce nel testo fondativo della psicoterapia gestaltica che "è sempre necessario cominciare con l'analizzare il rapporto che intercorre tra l'organismo e il suo ambiente" per poterci muovere verso la realizzazione di noi stessi.
Uscire dall'isolamento e riconoscere che siamo parte di una rete più vasta di interconnessioni è il primo passo per lasciare andare le paure e accettare il cambiamento.
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