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  • marinellabalocco

Psicoterapia online: vantaggi o svantaggi?



Ho aperto la partita iva per iniziare l’attività di psicoterapeuta il 26 febbraio 2020. Poche settimane dopo, causa pandemia, mi sono ritrovata a reimpostare totalmente il mio progetto lavorativo.


A quel tempo frequentavo il terzo anno della scuola di Psicoterapia della Gestalt di Torino e anche le lezioni sono passate dalla presenza all’online. Il passaggio forzato ad un modo diverso di incontrare i pazienti, proprio perché non sperimentato da sola, ma all’interno del gruppo di formazione, non è stato per me così violento come per altri colleghi. Anche il mio tirocinio presso il Dipartimento di Psicologia dell’Età Evolutiva dell’ASL TO3 di Collegno è passato per qualche tempo alla modalità online, insegnandomi come giocare e dialogare a distanza con i miei piccoli pazienti che allora frequentavano le elementari e le medie.

Sono quindi cresciuta, come terapeuta, in una zona di confine, beneficiando degli apprendimenti sia nel setting tradizionale che in quello online e così, quando nel maggio del 2022 sono entrata a far parte della famiglia di Serenis, avevo ormai maturato un po’ di esperienza come psicoterapeuta online.

Tra l’ottobre 2022 e il maggio 2023 ho inoltre frequentato un training internazionale online, organizzato dal Center for Somatic Studies di New York, durante il quale ho compreso meglio come entrare in risonanza con i pazienti anche attraverso l’uso esclusivo del video.

La psicoterapia online è quindi stata per me una grande opportunità fin dall’inizio della mia esperienza professionale.


Un gran numero di ricerche effettuate negli ultimi 10, 15 anni sta infatti dimostrando che la psicoterapia online può essere valida ed efficace al pari della terapia in presenza (Chakrabarti, 2015).

Tra i sui principali vantaggi troviamo:

 

1) Il pubblico a cui è diretta. Sebbene chiunque possa decidere di accedere alla psicoterapia online, tuttavia essa diventa una possibilità di accesso ai servizi indispensabile per coloro che sono impossibilitati, per una qualche difficoltà temporanea o permanente, a lasciare la propria abitazione, oppure per coloro che vivono in zone remote e che dovrebbero sostenere lunghi spostamenti per accedere ad uno studio psicoterapeutico. Questa modalità di lavoro è inoltre sostenente per coloro che, per una qualche ragione, o affrontano numerose trasferte o vivono all’estero, ma preferiscono affrontare un percorso con un professionista che parli la loro lingua madre (Fenichel, et al., 2002);


2) Il setting. Per tutti quei pazienti che soffrono di forme di ansia o di altri disturbi che sarebbero accentuati da un incontro in presenza, in un luogo che potrebbe non essere riconosciuto, almeno inizialmente, come sicuro, la psicoterapia online costituisce un valido punto di partenza (Fitzgerald et al., 2010) per l’uscita dalla sofferenza. Inoltre, la terapia online garantisce un maggior senso di privacy per quei pazienti che manifestano una certa resistenza ad ammettere di stare portando avanti un percorso di psicoterapia (Chester & Carolyn, 2006).


Tuttavia la ricerca ha messo in luce anche svantaggi, i principali sono stati esposti anche dallo psicoterapeuta inglese Gillian Isaacs Russell nel suo testo Psicoanalisi attraverso lo schermo: I limiti delle terapie online (2020):

 

1) La fatica e la frustrazione che possono derivare dal supporto tecnologico, quando la connessione rallenta o si perde, o ancora quando il suono o la qualità dell’immagine non permettono un chiaro e fluido contatto con l’altro;


2) La possibilità di perdere alcuni elementi del linguaggio corporeo, se non si chiede al paziente di modificare l’inquadratura della videocamera;


3) Il setting, quando il paziente non ha uno spazio privato per sostenere la terapia. Mentre il setting tradizionale rimane sempre lo stesso di seduta in seduta, dando la possibilità di diventare un luogo sicuro e privato per il paziente, nella terapia online alcuni pazienti sono obbligati a cambiare spesso il luogo dell’incontro al fine di poter trovare uno luogo privo di intrusioni.

 

Due punti importanti da attenzionare quando si sceglie di erogare un servizio di psicoterapia online sono:

 

- L’attenzione alle norme sulla privacy. È di estrema importanza che il terapeuta utilizzi strumenti di videochiamata criptati, così da garantire la riservatezza delle conversazioni (Fantus & Mishna, 2013);


- La formazione costante sulle best practice terapeutiche. È fondamentale che il professionista sviluppi competenze cliniche specifiche per il setting online (Migliore & Russo, 2024) e che continui a formarsi in questo senso al fine di poter sostenere al meglio i propri pazienti.

 

Il mondo della psicoterapia online è ancora relativamente giovane e in pieno sviluppo e le ricerche sono ancora poche rispetto a quelle effettuate per i setting in presenza. È tuttavia un fenomeno in crescita in tutto il mondo e quindi una grande opportunità da studiare e comprendere al fine di poterla rendere un canale da affiancare alla psicoterapia tradizionale, così da ampliare i confini del trattamento della salute mentale, che sempre più sta perdendo il suo stigma di trattamento elitario o rivolto ad un pubblico ospedalizzato, per diventare un importante indice del benessere generale della persona e della società intera.

 


Bibliografia:

- Chakrabarti, S. (2015), Usefulness of telepsychiatry: A critical evaluation of videoconferencing based approache, World Journal of Psychiatry, 5(3), 286-304. doi:10.5498/wjp.v5.i3.286

-   Chester, A., & Carolyn, G. A. (2006), Online Counselling: a Descriptive Analysis of Therapy Services on the Internet, British Journal of Guidance & Counselling, 34(2), 145–160. doi:10.1080/03069880600583170

- Fantus, S., & Mishna, F. (2013), The ethical and clinical implications of utilizing cybercommunication in face to face therapy, Smith College Studies In Social Work, 83(4) 4), 466 480. doi:10.1080/00377317.2013.833049

-  Fenichel, M., Suler, J., Barak, A., Zelvin, E., Jones, G., Munro, K., Walker-Schmucker, W. (2002), Myths and Realities of Online Clinical Work, CyberPsychology & Behaviour, 5(5), 481-497. doi:10.1089/109493102761022904

-  Fitzgerald, T. D., Hunter, P. H., Hadjistavropoulos, T., & Koocher, G. P. (2010), Ethical and Legal Considerations for Internet-Based Psychotherapy, Cognitive Behaviour Therapy, 39(3), 173-187. doi:10.1080/16506071003636046

-  Isaacs Russell, G. (2020). Remote Working during the Pandemic: A second Q&A with Gillian Isaacs Russell, British Journal of Psychotherapy, 36, 364-374. doi:10.1111/bjp.12581

-  Isaacs Russell, G. (2020), Psicoanalisi attraverso lo schermo: I limiti delle terapie online, Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma

- Migliore, M., Russo, F. (2024), Appunti del corso: Psicoterapia online: benefici, opportunità, vantaggi e svantaggi (Terapia online: qualità e best practice), Serenis, Milano

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